crocifisso
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crocifisso

santi buglioni

firenze 1494-1576

crocifisso

Autore o Bottega:
santi buglioni
Caratteristiche dell'opera :
Firenze 1520 circa. Legno di tiglio intagliato e dipinto
Dimensioni :
Altezza 82 cm - Larghezza 82 cm
Provenienza :
Collezione privata, Belgio
Bibliografia :
G. Poggi, Il Duomo di Firenze, Firenze 1909, ristampa anastatica a cura di M, Haines, Firenze 1988. A. Marquand, Giovanni della Robbia, Princeton 1920. A. Marquand, Benedetto and Santi Buglioni, Princeton 1921. M. Lisner, Holzkruzifixe in Florenz und in der Toskana, Monaco di Baviera 1970. A. Paolucci, Il Sacro Monte di San Vivaldo, in “Antichità Viva”, 14, 1975, pp. 27-40. B. Boucher, The sculpture of Jacopo Sansovino,1991. A. P. Darr, New documents for Pietro Torrigiani and other early Cinquecento Florentine sculptors active in Italy and England, in Kunst des Cinquecento in der Toskana, München 1992, pp. 108-138. G. Gentilini, I Della Robbia, Firenze 1992. I Della Robbia e l’”arte nuova” della scultura invetriata, catalogo della mostra (Fiesole, Museo Diocesano), a cura di G. Gentilini, Firenze 1998. L. Lorenzi, Agnolo di Polo: scultura in terracotta dipinta nella Firenze di fine Quattrocento, Ferrara 1998. L. Lorenzi, La scultura toscana in terracotta: il maestro del Bigallo e la bottega di Andrea del Verrocchio, in “Ceramica Antica”, 11, 2001, pp. 50-65. G. Gentilini, Proposta per Michelangelo giovane: un piccolo crocifisso in legno di tiglio, in Proposta per Michelangelo giovane, catalogo della mostra (Firenze, Museo Horne), a cura di G. Gentilini, Firenze 2004, pp. 11-39. La Gerusalemme di San Vivaldo, a cura di C. Caneva, Firenze 2006 G. Perusini, “Descaviglietur corpus totum et detur in gremio Mariae”: i crocifissi mobili per la liturgia drammatica e i drammi liturgici del triduo pasquale; nuovi esempi dal nord-est d’Italia, in In Hoc Signo: il tesoro delle croci, catalogo della mostra (Pordenone e Portogruaro), a cura di P. Goi, Milano 2006, pp. 191-205 2006 T. Mozzati, Giovanfrancesco Rustici, Firenze 2008. I Della Robbia. Il dialogo tra le Arti nel Rinascimento, catalogo della mostra (Arezzo, Museo d’Arte Medievale e Moderna), a cura di G. Gentilini, Milano 2009. A. Butterfield, A ’Virgin and Child’ attributed to Andrea Sansovino, in “The Burlington magazine”, 152, 2010, 1292, pp. 723-726. La Raccolta delle robbiane, a cura di B. Paolozzi Strozzi, I. Ciseri, Firenze 2012. G. Amato, Crocifissi lignei toscani fra tardo Duecento e prima metà del Cinquecento. Linee di sviluppo e diffusione territoriale, Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, aa. 2012-2013. A. Bellandi, Dal naturalismo quattrocentesco all’intensità patetica barocca: crocifissi restaurati in legno dipinto e cartapesta nell’Ospedale di Santa Matia Nuova a Firenze, in Una famiglia di scultori. I Sangallo, catalogo della mostra [Pontassieve (FI), Centro di Documentazione per la Storia e l’Assistenza della Sanità], a cura di E. Diana, Firenze 2013. G. Amato, I “Crocifissi” lignei di Giuliano, Antonio e Francesco da Sangallo, in “Prospettiva, 147/148, 2014, pp. 62-123. A. Bellandi, Leonardo del Tasso, Parigi 2016. D. Lucidi, Contributi a Baccio da Montelupo scultore in terracotta, in “Nuovi Studi”, 19, 2013, pp. 51-101. “Fece di scoltura di legna e colorì”. La scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Gallerie degli Uffizi), a cura di A. Bellandi, Firenze 2016. Il Crocifisso di Benedetto da Maiano, a cura di T. Verdon, Firenze 2017 Verrocchio il maestro di Leonardo, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Strozzi), a cura di A. De Marchi, F. Caglioti, Firenze 2019. D. Lucidi, Baccio da Montelupo, scultore “eccellente e raro” del Rinascimento, Todi 2021(c.d.s.)
Saggio del Professore Giancarlo Gentilini
Tratto dal saggio "...L’opera che qui si presenta, oltre alle tangenze con le vivide terrecotte di San Vivaldo e con il già citato Crocifisso invetriato di San Miniato al Monte a Firenze di Benedetto Buglioni, trova più efficaci riscontri con altre importanti e acclarate testimonianze scultoree di Santi, quali l’imponente pala con il Noli Me tangere proveniente dal convento fiorentino di Sant’Orsola, oggi nel Museo Nazionale del Bargello (fig. VIII.1) (1520-1525: Gentilini 1992, II, p. 439; La Raccolta delle robbiane 2012, pp. 200-203, n. 72), che condivide la resa arrovellata e vibrante della barba di Cristo, o le grandiose ancone con la Pietà e Santi del Santuario de La Verna (Gentilini 1992, II, pp. 400, 426) (fig. VIII.2; IX.1-IX.2) e di Villafranca Lunigiana (Gentilini 1992, II, p. 441), e appare sovrapponibile al Cristo in pietà conservato nel Castello di Vincigliata presso Fiesole (Marquand 1921, p. 133, n. 157) (fig. X.1-X.2): opere che, pur mostrando un ulteriore aggiornamento sugli esiti del manierismo maturo, presentano figure del Redentore dalle anatomie possenti e compatte del tutto analoghe a quelle del Cristo in esame, confermandone il riferimento attributivo qui proposto."

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